Luglio 2020 archive

High Hopes

High Hopes è il capolavoro della maturità dei Pink Floyd. Il pezzo, scritto a quattro mani da David e Polly, è innanzitutto un perfetto contraltare tematico e lirico a Time, la cui centralità nel percorso artistico della band è stata già trattata. L’introduzione del pezzo è speculare, al giusto livello di astrazione (che si raggiunge …

Continua a leggere

Interstellar Overdrive

Dopo aver riascoltato recentemente questo brano strumentale, ne ho trovato finalmente una definizione: è la formulazione sonora di un sogno. Appartenente all’album The Piper At The Gates Of Dawn, primo disco dei Pink Floyd del ’67, questo pezzo è stato la scintilla che ha portato alla detonazione del gruppo, ovviamente nel senso positivo del termine. …

Continua a leggere

Mother

Appartenente all’album The Wall, manifesto dell’incomunicabilità, il brano è una canzone stupenda cantata a due voci da Roger e David. Contrariamente a quello che il titolo del brano può far credere, la canzone è un attacco pieno di odio nei confronti dei genitori soffocanti, mascherati da cantatori incalliti di ninne nanna. Roger interpreta un bambino, …

Continua a leggere

Sorrow – Live 1994

L’esibizione live di Sorrow del 1994 all’Earls Court di Londra, corrisponde a undici minuti di piacevole stordimento e ad un viaggio sensoriale, dove musica e luce formano massa critica regalandoci qualcosa di sensazionale. Ma andiamo per gradi. Sorrow è un brano dell’album A Momentary Lapse Of Reason del 1987 e segna il ritorno di David, …

Continua a leggere

Comfortably Numb

Brano costituente un tassello fondamentale dell’album The Wall, possiamo definire il pezzo come un’icona rappresentativa della band, un biglietto da visita. Ci si immerge inizialmente in un languido motivo rilassato, quasi arrendevole, incurante di tutto e di tutti, con una eco tra testi e suoni che ci immerge nel mood del brano. La musica dilatata …

Continua a leggere

Time

Time è il capolavoro assoluto dei Pink Floyd. Time è prima di tutto il capolavoro lirico di Roger. Il turbolento visionario dei Pink Floyd scrive nel 1973 (o forse meglio dire un po’ prima data l’allora consolidata abitudine dei Floyd di presentare il materiale al pubblico prima dell’effettiva uscita in un album) uno dei testi …

Continua a leggere

One of These Days

Brano di apertura dell’album Meddle, il titolo sa di avvertimento ed i Pink Floyd lo rivolgono a noi tutti. Ma prima di proferire qualsiasi parola, la band stupisce l’ascoltatore con un vento teso pinkfloydiano seguito da un’intro di basso, da lasciarci sospesi in una ampolla di liquido amniotico riportante in etichetta l’anno ‘1971’. Veniamo così …

Continua a leggere

I Crediti Perduti di Rick

Tutti gli appassionati conoscono la storia di Rick, fuori e dentro la band. E tutti sanno quanto Rick fosse fondamentale alla compagine sonora e musicale del gruppo. Ma forse non tutti hanno fatto caso ad alcuni fatti che riguardano la sua carriera musicale nei Pink Floyd, e ci stiamo riferendo ad alcuni “mancati crediti” in …

Continua a leggere

Welcome To The Machine

Il brano, appartenente all’album Wish You Were Here, si apre con l’incedere metallico della macchina che trova nei suoi organi vitali, quali pistoni e stantuffi sbuffanti, un accattivante e quasi ipnotico motivo sonoro. Già, la macchina.Quel complesso di situazioni che si cibano del tuo essere e condizionano in tutto e per tutto la tua vita; …

Continua a leggere

Shine On You Crazy Diamond – Part I

Shine On You Crazy Diamond è la quintessenza dei Pink Floyd. Potrebbe bastare questo per rendere l’idea di cos’è questo brano. Ma ovviamente non ci fermeremo qui, dato che questo, come molti altri, è da considerare un brano il cui ascolto è essenziale. E lo faremo con la dovuta calma, parte dopo parte … Il …

Continua a leggere