I Crediti Perduti di Rick

Tutti gli appassionati conoscono la storia di Rick, fuori e dentro la band. E tutti sanno quanto Rick fosse fondamentale alla compagine sonora e musicale del gruppo.

Ma forse non tutti hanno fatto caso ad alcuni fatti che riguardano la sua carriera musicale nei Pink Floyd, e ci stiamo riferendo ad alcuni “mancati crediti” in alcuni brani. O almeno quelli che noi crediamo – a livello puramente personale e speculativo – essere tali.

Ci sono due casi eclatanti e due notevoli.

Il primo caso eclatante è Welcome To The Machine. L’uscita di parecchi minuti suonata da Rick al sintetizzatore non può certo essere considerata un orpello ornativo del quale il brano può fare a meno, né tanto meno un’esecuzione rimpiazzabile e poco originale. Al contrario, si innesta perfettamente nel mood del brano e gli conferisce completezza e compiutezza.

Il secondo caso che grida vendetta è l’introduzione di Sheep. Le armonizzazioni create con le martellanti linee di basso e la linea melodica non sono considerabili un gadget di produzione. Rappresentano l’impalcatura sonora che trasporta l’ascoltatore dai ritmi finali incalzanti di Pigs (Three Different Ones) nello spirito del brano seguente, e costruiscono – suggerendola concretamente – la struttura armonica del pezzo.

Ci sono poi altri due pezzi nei quai i contributi del compianto Rick meriterebbero migliori riconoscimenti autoriali. Uno è “Wot’s uh the Deal” (attribuito a Roger e David). L’altro è Hey You (attribuito a Roger). Nel primo l’assolo di pianoforte è tra quelli indimenticabili. Nel secondo le atmosfere al piano elettrico che introducono il brano sono ben più di un semplice cameo.

E qui si aprirebbe una lunga discussione applicabile, in maniera analoga, agli assoli di David. Secondo voi, Another Brick in the Wall – Part II è una composizione del solo Roger? Ma non proseguiamo oltre, almeno per oggi se non con la considerazione che per valutare la portata dell’opera musicale dei Pink Floyd fermarsi alla mera indicazione ufficiale della paternità di un brano è come minimo fuorviante, e come massimo quasi del tutto irrilevante.

Courtesy – Deep Schism @ Flickr – https://www.flickr.com/photos/one_schism/284585912/
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