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Articoli dell'autore

The Final Cut

Brano dell’omonimo album del ’83, The Final Cut è chiaramente una propaggine, un ritaglio del concept alla base di The Wall. Roger ha ormai preso il controllo completo della band, tant’è che David e Nick sono completamente asserviti a Roger, mentre Rick è stato, in maniera imbarazzante, messo alla porta. Il brano sembra fratello di …

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Interstellar Overdrive

Dopo aver riascoltato recentemente questo brano strumentale, ne ho trovato finalmente una definizione: è la formulazione sonora di un sogno. Appartenente all’album The Piper At The Gates Of Dawn, primo disco dei Pink Floyd del ’67, questo pezzo è stato la scintilla che ha portato alla detonazione del gruppo, ovviamente nel senso positivo del termine. …

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Mother

Appartenente all’album The Wall, manifesto dell’incomunicabilità, il brano è una canzone stupenda cantata a due voci da Roger e David. Contrariamente a quello che il titolo del brano può far credere, la canzone è un attacco pieno di odio nei confronti dei genitori soffocanti, mascherati da cantatori incalliti di ninne nanna. Roger interpreta un bambino, …

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Sorrow – Live 1994

L’esibizione live di Sorrow del 1994 all’Earls Court di Londra, corrisponde a undici minuti di piacevole stordimento e ad un viaggio sensoriale, dove musica e luce formano massa critica regalandoci qualcosa di sensazionale. Ma andiamo per gradi. Sorrow è un brano dell’album A Momentary Lapse Of Reason del 1987 e segna il ritorno di David, …

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Comfortably Numb

Brano costituente un tassello fondamentale dell’album The Wall, possiamo definire il pezzo come un’icona rappresentativa della band, un biglietto da visita. Ci si immerge inizialmente in un languido motivo rilassato, quasi arrendevole, incurante di tutto e di tutti, con una eco tra testi e suoni che ci immerge nel mood del brano. La musica dilatata …

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One of These Days

Brano di apertura dell’album Meddle, il titolo sa di avvertimento ed i Pink Floyd lo rivolgono a noi tutti. Ma prima di proferire qualsiasi parola, la band stupisce l’ascoltatore con un vento teso pinkfloydiano seguito da un’intro di basso, da lasciarci sospesi in una ampolla di liquido amniotico riportante in etichetta l’anno ‘1971’. Veniamo così …

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Welcome To The Machine

Il brano, appartenente all’album Wish You Were Here, si apre con l’incedere metallico della macchina che trova nei suoi organi vitali, quali pistoni e stantuffi sbuffanti, un accattivante e quasi ipnotico motivo sonoro. Già, la macchina.Quel complesso di situazioni che si cibano del tuo essere e condizionano in tutto e per tutto la tua vita; …

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A Saucerful of Secrets – Live 1971

Guardando la versione di “A Saucerful of Secrets”, girata nell’anfiteatro di Pompei nel 1971, già dai primi istanti ci si accorge di quale fosse l’alchimia tra i membri della band, fenomeno che rimane inalterato durante l’intera esecuzione del brano.La prima parte, di concezione puramente psichedelica, è un turbinio di libertà individuali ben incanalate nel progetto …

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